In questo articolo parliamo di e-commerce in Italia con una particolare attenzione all’aspetto statistico. Troverai numeri e dati che danno un’idea oggettiva di come si sono e si stanno sviluppando le vendite on line in Italia e i settori in crescita nel mondo.
Ieri, oggi e domani: i dati globali ed e-commerce in italia
Nel luglio 1995 si riporta spesso l’inizio storico dell’e-commerce: Jeff Bezos, dal suo garage a Seattle spedisce il primo libro acquistato su Amazon.com. Da quel momento è stato un continuo crescere del commercio elettronico. Il 3 giugno 1998 avviene il primo acquisto su un e-commerce in Italia: la piattaforma IBS.it era online da soli 35 minuti e ci fu il primo pagamento su un e-commerce italiano. Negli anni 2000 l’e-commerce inizia a diffondersi in modo importante e grazie all’ADSL ad alta velocità comprare online diventa un’abitudine. Nel 2004 vengono regolamentati gli standard di sicurezza: nasce la Payment Card Industry Security Standards Council (PCI) e infine, con l’arrivo degli smartphone, i negozi online diventano sempre più trafficati e si assiste ai primi acquisti dal cellulare. Per conoscere di più sulla storia dell’ecommerce si rimanda all‘articolo di Davide Urietti.
Oggi le statistiche ecommerce presentano una situazione in continuo aumento confermando l’importanza per qualsiasi azienda di possedere un sito per la vendita dei propri prodotti e/o servizi. La pandemia da Covid-19 ha implementato ulteriormente la corsa alla digitalizzazione dimostrando che il biennio 2019-2020 ha avuto una crescita pari al 26% e, per il 2020-2021, ci si aspettano numeri ancora maggiori. Nel mondo l’e-commerce è cresciuto del 58% su base annua nel primo trimestre 2021. Il solo mobile commerce è cresciuto addirittura del 42% con acquisti da smartphone o tablet a dimostrazione che ovunque e sempre si può fare shopping. Secondo le proiezioni, previste da Corriere e Comunicazioni, le vendite ecommerce globali del commercio al dettaglio online arriveranno a 6,5 trilioni di dollari entro il 2023, sono numeri esponenziali.
Su quello “che sarà”, sul futuro delle vendite online, è interessante la doppia via proposta da Smartius: ovvero da un lato si parla di nuovi settori e dall’altro della necessità di nuove strategie. Certamente i dati ecommerce fanno credere con ragionevole certezza che l’incremento di questo mondo digitale sarà direttamente proporzionale al trend degli anni passati grazie anche alle tecnologie sempre più rispondenti e di facile e veloce utilizzo.
Le news dell’e-commerce in Italia
Il 2021 è iniziato in impennata nel settore ecommerce e l‘Italia si trova al 4° posto nel mondo per crescita percentuale dopo Canada, Olanda e Regno Unito.
A fine 2020 l’Osservatorio eCommerce B2C promosso dalla School of Management del Politecnico di Milano ha espresso una comune opinione che si può sintetizzare nell’idea che l’Italia ha ancora bisogno di maturare rispetto gli altri paesi e, nell’articolo riassumono in tre elementi i passaggi cui l’Italia dovrebbe concentrarsi:
- visione, ossia capacità di vedere con chiarezza l’obiettivo da raggiungere
- coraggio, ossia audacia nell’affrontare con determinazione un progetto difficile
- perseveranza, ossia disposizione ad aspettare con consapevolezza di essere profittevoli
Gli italiani acquistano per lo più su siti esteri e grandi nomi a dimostrazione che il tessuto commerciale italiano “sta arrivando” e non è ancora penetrato nel tessuto sociale digitale. I negozi fisici sono spesso lenti nella trasformazione e la burocrazia non aiuta, ciò nonostante, gli italiani sono dei grandi web shopper.
Alcuni numeri e dati dell’e-commerce in Italia
- 85% degli acquirenti digitali italiani fa almeno 1 acquisto online al mese ( +5 punti percentuali del 2020)
- 61,1% del campione, a cui va aggiunta la percentuale del 23,9%, rappresentano coloro che acquistano almeno una volta a settimana (acquirenti intensivi)
- 86,7% degli intervistati ha fatto una o più ricerche online sui prodotti prima di comprarli in un negozio fisico
- 72,6% di coloro che hanno partecipato al sondaggio ha visitato (o visita ancora adesso) un negozio fisico per esaminare i prodotti prima di acquistarli online
Questi alcuni dei molti e dettagliati dati riportati nelle indagini condotte e riportate su Idealo e Oberlo.
Inoltre, in Italia, il 62% degli acquirenti utilizza carte di credito o debito, mentre il 32% preferisce l’eWallet Paypal. (Gli eWallet sono dispositivi elettronici o servizi online che permettono agli utenti di effettuare transazioni elettroniche, tra cui i pagamenti online e gli acquisti in negozio. Alcuni degli eWallet più famosi sono Apple Pay, Samsung Pay, Google Pay e PayPal). Snellire e facilitare i pagamenti sono tra i motivi maggiori di successo di un sito di e-commerce.
A conclusione ricordiamo l’importanza di immettersi nel mercato digitale di vendite online con alle spalle una struttura solida che possa guidare l’azienda nel commercio elettronico che è molto diverso dal tradizionale modo di vendere. Teamecommerce, con il suo continuo studio e aggiornamento anche dei dati e-commerce e statistiche, accompagna il cliente per ottenere il risultato migliore.